martedì 17 luglio 2012

Da leggere

Paola Mastrocola - "Che animale sei? Storia di una pennuta"


Silvia Colombo - "Confessioni di una mamma pericolosa"

Sono tornata :)

Mi sento sola. Disperatamente sola. Stamattina alle 7.30 un rapido saluto e poi via. Un'altra giornata da sola con i miei 3 figli. Sono arrabbiata. A volte lo odio. Lui e il suo bel lavoro. Io ci sto provando. Ogni giorno consulto le offerte, mando curriculum e prego. Sì sono diventata credente. Prego per un aiuto, anche piccolo. L'ultima esperienza...fallimentare. Turno di notte in una casa per anziani al limite della legalità....Non ho retto. Ho fatto 12 notti di fila e poi ho mollato davanti all'evidente incongruenza ("Ci sono i controlli di notte, se mi giuri che non salti un turno, mando via un OSS, tengo te che non sei OSS ma non ti metto in regola..........."). Ed io che pensavo che queste cose succedessero solo al sud (io sono meridionale........). Insomma una schifezza. Di nuovo casa e figli tutto sulle mie spalle. Nessun aiuto nè materiale nè psicologico. Tutto è dovuto perchè io sto a casa. A volte mi sento soffocare, ho la sensazione che le persone che presumibilmente mi vogliono bene abbiano come unico interesse quello di tenermi legata e di impedirmi di essere me stessa, di essere qualcosa di diverso da mamma o moglie. Insomma oggi giornataccia.

mercoledì 6 ottobre 2010

Rilegatura tesi - Roma 00148

Se siete in zona e vi serve un centro "come si deve" vi consiglio: TEKNE srl.
Gentilezza, professionalità, qualità e rapidità caratterizzano questa società. Ci sono andata perchè ero veramente disperata, alla rilegatoria dell'Università (consigliata da tutti) mi hanno "solato". Pagine che non si sfogliano perchè incollate, indice della tesi sbagliato, formattazione "libera".....insomma mi veniva da piangere. Qui ho trovato persone che mi hanno aiutato, mi hanno ascoltato e soprattutto mi hanno consigliato. Il risultato è strepitoso. Insomma se cercate competenza e gentilezza, è il posto giusto.

giovedì 13 maggio 2010

Da UPPA: L`iPhone insegna il mestiere alle mamme



Ormai senza iPhone non si va da nessuna parte. Non si può far bene neppure la mamma.
Andiamo in ordine: cosa deve saper fare la mamma di un neonato? Prima di tutto deve saper entrare in contatto con il bambino (o la bambina), interpretare i segnali che le vengono inviati e rispondere adeguatamente, offendo il seno (o il biberon) oppure semplicemente coccole, sicurezza e pulizia.


Ma i neonati, si sa, non parlano, comunicano invece molto spesso piangendo: perciò una delle prime cose che un genitore deve imparare è interpretare il pianto del suo bambino (o della sua bambina); un esercizio molto importante, probabilmente indispensabile per iniziare un rapporto destinato a durare per sempre.



Tutto questo valeva nell’era passata, cioè l’era A.I. (Avanti iPhone). Oggi la tecnologia ci risparmia molte fatiche, anche quella di comunicare con i nostri figli neonati. Nella nostra era, 3° anno D.I. (Dopo iPhone) basta munirsi dell’indispensabile dispositivo (una spesa abbastanza elevata, ma giustificata dall’infinità di prestazioni che il famoso telefono-gadget è in grado di fornire) e scaricare un’applicazione chiamata Cry traslator. Dopo di che basta avvicinare il telefono al bambino che piange: il microfono registrerà i vagiti e in 10 secondi li tradurrà in uno dei 4 significati possibili: sonno, fame, fastidio, noia, stress.

E poiché, come recita la pubblicità “Il miglior regalo per un bambino è quello di essere compreso da tutti”, va da sé che telefono e relativa applicazione fra un po’ saranno considerati indispensabili da tutti.


E così se l’iPhon dice “sonno” il bambino sarà messo a dormire, se dice “fame” ecco pronto il biberon (non il seno, per carità, l’elegante icona del telefono rappresenta una bottiglia, e bottiglia deve essere!). I problemi cominciano quando il telefono dice “fastidio”: che si fa? Non è che per caso serve un’altra applicazione per capire chi o cosa dà fastidio al nostro bebé? Più facile se dice “noia”: l’iPhone, come si sa, è in grado di riprodurre un film, perciò ci sarà solo l’imbarazzo della scelta su come intrattenere il pupo. E se infine la risposta dovesse essere “stress”? Ci permettiamo una nostra interpretazione: il bambino piange per lo stress di dover cominciare ad usare l’iPhon fin dal primo giorno di vita, perciò la risposta non può che essere: via il telefonino e si ritorna a fare “come gli antichi”.



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giovedì 6 maggio 2010

BIMBIMBICI 2010 - Roma

9 Maggio ore 9:30 Circo Massimo


A seguire giochi e animazioni in via dei Fori Imperiali.
Per Informazioni: 060608

Una Città a misura di Bambini

Niente auto, tanto sport! Tornei, giocoleria, karaoke, cibo etnico e tanto altro

ROMA 8 MAGGIO 2010 DALLE 9 ALLE 18
Associazioni Genitori Scuola Di Donato
Via Nino Bixio 83
INFO: 06-70453402